Storia dei Paesi Bassi
La storia antica d’Olanda è connessa a quella di Belgio e di Lussemburgo; i tre paesi infatti fino al XVI secolo costituivano il Regno dei Paesi Bassi.
In origine, l'area era abitata da gruppi tribali. I Germanici Batavi occuparono le lagune marittime bonificandole, mentre i Frisoni si stanziarono sulle basse colline a nord.
Le popolazioni delle regioni settentrionali si convertirono nel XVI secolo al Protestantesimo e alla fine dello stesso secolo si unirono per combattere i sovrani spagnoli di religione cattolica e l’Inquisizione. Nel 1568 scoppiò la guerra e la rivolta olandese fu capitanata dal principe Guglielmo d'Orange.
Nel 1648 finalmente il nemico spagnolo venne espulso e il nome Regno d’Olanda iniziò a designare questo territorio, alla fine di quella che è conosciuta come la “Guerra dei 30 anni”.
Nel XVII secolo, mentre tutta l’Europa era in declino, il Regno d’Olanda conobbe un periodo d’estrema prosperità noto come Secolo d’Oro, nel quale si svilupparono l’economia, la scienza, la letteratura, l’arte e la pittura.
La fonte di questo sviluppo fu la ricchezza derivante dal commercio marittimo, già attività principale a partire dalla metà del XVI secolo (da segnalare attorno al 1560 l’importazione ad opera di un commerciante di ritorno da Turchia e Asia di quello che diverrà il “simbolo” della Nazione: il tulipano).
La flotta commerciale dei Paesi Bassi (“Verenigde Oostindische Compagnie” ovvero “Compagnia delle Indie Orientali”) superava di circa cinque volte quella inglese e Amsterdam era il centro del commercio e della finanza nel mondo; gli olandesi avevano il monopolio dell’Asia Orientale.
La prosperità dell’arte olandese in questo periodo è dovuto alla grande richiesta di opere da parte dei ricchi mercanti.
La flotta olandese dominò il commercio per più di 200 anni, sopravvivendo anche a tre guerre contro l’Inghilterra a partire dalla metà del 1600.
Per quel che concerne la storia nel XX secolo, la Seconda Guerra Mondiale rimane l’evento più importante e drammatico
Le truppe tedesche occuparono il paese per 5 anni, fino al 5 maggio del 1945. La letteratura olandese del XX secolo ha spesso come tema questo periodo. Il libro più famoso è sicuramente il diario di Anna Frank.
Gli anni del dopoguerra furono dominati dagli sforzi operati per la ricostruzione e per la ricrescita economica.